Questa abitazione situata nei pressi di Macchialonga potrebbe sembrare, a prima vista, una come tante, un po’ trasandata e dispersa nel nulla. Capita spesso di imbattersi in piccole case come quella nella foto mentre si cammina tra i boschi della Sila. Nonostante l’aspetto fatiscente e un po’ pericolante, una volta entrati si può osservare con grande stupore un ambiente molto ben organizzato con oggetti di uso quotidiano come letti, tavoli e un grande caminetto. All’interno si può ben notare, la larghezza delle varie stanze e la disposizione degli oggetti; suddivisa in due piani in modo tale da riuscire a dividere la zona giorno dalla zona notte.
La storia racconta che anni fa, negli anni ’70, nel cuore del Parco Nazionale della Sila, lo Stato abbia fatto costruire queste case o “rifugi” per i pastori che qui avrebbero dovuto soggiornare durante il periodo estivo, ma ciò non è mai accaduto e le case, con il passare degli anni sono state dimenticate, diventando pian piano delle vere e proprie rovine. In alcuni casi la parte esteriore è stata danneggiata dall’azione degli agenti atmosferici e, a volte, dal passaggio di vandali.
Chiunque passi da quella zona è il benvenuto ed ha l’opportunità di soggiornare fra quelle mura, l’importante è seguire alcune regole create da persone che hanno usufruito della casa in precedenza. I primi che scoprirono questo piccolo alloggio trovarono all’interno una mucca che ne aveva fatto la sua casa e senza pensarci due volte, decisero di mettere in ordine e far tornare a splendere quel posto. Chiunque passi da lì, ha l’obbligo di lasciare il posto pulito dopo averne fatto uso e deve rifornire la legna usata in precedenza.
Il luogo è magico ed aspetta chiunque voglia scoprirlo.