La castagna, frutto dominante dell’autunno, è bella da vedere, simpatica da cercare e buona da assaporare. Dal punto di vista nutrizionale, si colloca a metà tra la frutta fresca e quella secca. Nel prodotto appena raccolto infatti, il contenuto di acqua (50%) è notevolmente più basso rispetto alla restante frutta fresca, allo stesso tempo la quantità di lipidi non è paragonabile a quella di noci o mandorle in quanto le castagne sono povere di grassi (1.7 g/100 g) e ricche in carboidrati complessi (37 g/100 g).
L’apporto calorico del frutto fresco è di circa 170 Kcal ogni 100 g, valore che quasi raddoppia in quello secco (303 Kcal/100 g): un potere calorico dunque molto elevato , paragonabile a quello di pane e pasta.
Ciò che rende la castagna interessante dal punto di vista nutrizionale rispetto al resto della frutta fresca, è l’elevato contenuto di potassio, ferro, calcio e fosforo. Ottima dunque negli stati di anemia, in caso di debolezza fisica e stress, utile per bambini e anziani denutriti ed infine ottima anche per gli sportivi. Eccellente anche il contenuto di fibra che la rende idonea in caso di stipsi. Passando al quadro vitaminico, la castagna è il frutto fresco a più elevato contenuto di vitamina B2. Molto abbondanti anche l’acido pantotenico e l’acido folico, grazie ai quali può diventare un buon rimedio in caso di dermatite seborroica, stomatiti o glossiti, e in caso di caduta dei capelli. La presenza di amido, ma la totale assenza di glutine, fa si che la castagna si presti alle preparazioni di prodotti per soggetti celiaci.
Ma c’è sempre il rovescio della medaglia. Purtroppo l’apporto calorico elevato non consente un consumo abbondante a meno che non venga impiegata come sostituto di un pasto, il che è molto improbabile. La cottura inoltre determina variazioni caloriche notevoli. Mentre la bollitura riduce il contenuto di amidi, e quindi di calorie, nelle caldarroste il valore energetico aumenta. Sconsigliate nei soggetti affetti da diabete ed in caso di meteorismo.
Qualche consiglio: meglio consumarle cotte per migliorarne la digeribilità; è possibile conservare le castagne crude intaccate nel congelatore per 6 mesi, o anche già arrostite.
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Vive e lavora a San Giovanni in Fiore. Laureata con il massimo dei voti, sceglie di intraprendere sin da subito l’attività di nutrizionista. Riceve in diverse sedi nella provincia di Cosenza e di Crotone, e collabora con scuole calcio e palestre. Vanta inoltre, docenze di alta formazione, per aggiornamenti riguardo la nutrizione in ambito medico.
La prerogativa della propria attività professionale è quella di applicare metodiche scientificamente validate, evitando quelle tecniche sempre più spesso diffuse da canali non ortodossi che seguono più le logiche del business rispetto a quelle della salute. Continui aggiornamenti e costanti studi, rappresentano l’unica strada perseguita dalla dott.ssa Nuccarini per poter valutare al meglio la situazione individuale di ciascun paziente in maniera tale da applicare i piani alimentari in modo strettamente personalizzato e aggiornato alle più recenti ricerche in ambito nutrizionale.
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