Sinonimo di leggerezza e freschezza, fonte dei profumi più delicati, dei colori più intensi e dei sapori più raffinati, i cosiddetti frutti di bosco fanno parte di una classe molto ristretta di alimenti.
Passeggiando nel bosco in questo periodo dell’anno, si possono trovare fragoline, lamponi e mirtilli, ma anche ribes, more e amarene, tutti appartenenti alla classe dei frutti di bosco. L’attenzione verso questi preziosi frutti nasce dal fatto che sono dei tesori inestimabili di composti fitochimici dall’elevato potenziale antitumorale, le antocianidine, responsabili dei colori rosso, blu e violetto di tali frutti. Questi composti sono in grado di intervenire nel processo di apoptosi cellulare. L’apoptosi è una forma di morte programmata il cui fine è l’eliminazione di cellule non desiderate dall’organismo; nelle cellule tumorali, tale processo risulta essere in difetto permettendo alle cellule di moltiplicarsi eccessivamente. Le antocianidine, grazie a dei meccanismi intrinseci cellulari, attivano particolari segnali che inducono la morte delle cellule tumorali.
In particolare, l’acido ellagico, fitochimico presente soprattutto nelle fragole, pare abbia un potere antitumorale soprattutto sul cancro al colon, e agirebbe non solo secondo il meccanismo appena descritto, ma anche bloccando l’angiogenesi, tipico processo attraverso il quale il tumore costruisce dei vasi sanguigni per auto garantirsi l’apporto di nutrienti, e quindi la sopravvivenza. Inoltre, diverse evidenze scientifiche mettono in luce un aspetto molto interessante che riguarda la capacità di tale composto di migliorare il profilo clinico di alcune patologie croniche, quali il diabete. La somministrazione di acido ellagico in ratti diabetici, migliora la risposta insulinica, riduce lo stress ossidativo, lo stato infiammatorio di fegato e reni, migliorando notevolmente il quadro clinico-patologico.
Si può affermare con certezza, inoltre, che i flavonoidi contenuti nei frutti di bosco possiedono proprietà antinfiammatorie, anti-aging, migliorano la circolazione sanguigna, aiutano a prevenire e curare le infezioni del tratto urinario (antibatterici naturali) e secondo le ultime ricerche, probabilmente aiutano anche nella prevenzione del Parkinson. Ottimi anche per i disturbi visivi grazie alla loro capacità di migliorare il microcircolo venoso.
Viste le innumerevoli proprietà, è sicuramente consigliabile fare un pieno di tali frutti, che oltretutto sono composti mediamente dall’85% di acqua con un apporto calorico medio di 30 Kcal/100gr.
Ricetta consigliata: con i frutti di bosco è possibile preparare degli ottimi smoothies, ossia frullati a base di yogurt bianco naturale e frutti di bosco a piacere. In base alla consistenza desiderata, è possibile aggiungere qualche cucchiaio di latte e del miele. È un’ottima bevanda per colazione o merenda.
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Vive e lavora a San Giovanni in Fiore. Laureata con il massimo dei voti, sceglie di intraprendere sin da subito l’attività di nutrizionista. Riceve in diverse sedi nella provincia di Cosenza e di Crotone, e collabora con scuole calcio e palestre. Vanta inoltre, docenze di alta formazione, per aggiornamenti riguardo la nutrizione in ambito medico.
La prerogativa della propria attività professionale è quella di applicare metodiche scientificamente validate, evitando quelle tecniche sempre più spesso diffuse da canali non ortodossi che seguono più le logiche del business rispetto a quelle della salute. Continui aggiornamenti e costanti studi, rappresentano l’unica strada perseguita dalla dott.ssa Nuccarini per poter valutare al meglio la situazione individuale di ciascun paziente in maniera tale da applicare i piani alimentari in modo strettamente personalizzato e aggiornato alle più recenti ricerche in ambito nutrizionale.
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